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Nicola De Maria

Nato nel 1954 a Foglianise (BN), si trasferisce negli anni Settanta a Torino dove, dopo una laurea in medicina, si dedica completamente alla sua passione, l’arte, e fa un incontro che gli cambierà la vita: quello con Mario e Marisa Merz, i quali lo introducono nella scena artistica torinese. I primi lavori sono diapositive che riproducono stanze e porte chiuse, quali simboli di stati psicologici, dal 1975, invece, l’interesse spaziale si sviluppa in termini pittorici. Utilizzando la tecnica dell’affresco praticata dagli antichi maestri, nel 1977 realizza il primo murales a Milano, seguito da quello per la Biennale di Parigi, nello stesso anno. Nonostante la forte matrice astratta delle sue opere viene invitato a far parte della Transavanguardia, movimento sistematizzato dal critico Achille Bonito Oliva, 

che conta tra i suoi membri Francesco Clemente, Sandro Chia, Enzo Cucchi e Mimmo Paladino. Tra gli anni Ottanta e Novanta la sua pittura si arricchisce di cromatismi brillanti con un sempre maggiore spessore magmatico. Il colore, vivace e brillante, è il grande protagonista della sua pittura: dai disegni ai murales, Nicola De Maria anima un mondo colorato e fantastico, popolato da geometrie e segni semplici, “scrive poesie con le mani piene di colori”. Ha esposto alla Biennale di Venezia nel 1980, nel 1988 e nel 1990, a Documenta 7 a Kassel in Germania nel 1982, alla XVI Biennale di San Paolo in Brasile nel 1981, alla IV Biennale di Sydney in Australia nel 1982 ed alla Quadriennale di Roma nel 2005 e nel 2012.